Quando salernitani e sampdoriani si incontrano, il risultato diventa (quasi) un dettaglio. La presenza allo stadio aggiunge significato: onorare i propri colori innanzitutto ma anche dimostrare profondo rispetto per quelli contrapposti.
Onore, allora, ai 208 blucerchiati che in una anonima giornata infrasettimanale hanno raggiunto Salerno: un solo coro di disappunto, giustificatissimo, quando la squadra è andata sotto la curva per il rituale saluto di fine partita. La situazione in classifica è preoccupante, ancor di più la cifra tecnica complessiva di una compagine apparsa debole anche all’Arechi. A quel coro ne è però subito seguito un altro di tenore opposto. La certezza è che questi tifosi non faranno mai mancare il loro incitamento. Proprio come i dirimpettai salernitani, allo steso modo angosciati dalla classifica ma mai domi. D’altro canto il motto, nella Sud Siberiano recita: ‘è finita si dice alla fine…’.
