UN TESTIMONE: “VI RACCONTO IGOR. ABITAVA QUELLE CASE ABBANDONATE, SA COME MUOVERSI NELLA ‘PALUDE’

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“Igor? Uno ‘zingaro’ pazzo ben noto qui in zona. Aveva perfino rubato a casa del sindaco del Comune di Argenta…”. Lui è il titolare di un’azienda che racconta, a patto che gli venga garantito l’anonimato. “Ieri ero in piazza con Valerio Verri e Marco Ravaglia prima che, a fine turno, partissero per il pattugliamento. Hanno fermato quel Fiorino bianco e lui ha sparato. Poi è fuggito a piedi”.

  • Igor Nell’area è abbastanza noto…

Tutti sappiamo che è una sorta di girovago, che da un paio d’anni abita le case disabitate della zona, che vive di espedienti”.

  • Quindi sa come muoversi…

“Assolutamente sì. In questa zona è a suo agio. Non mi sorprendo che non l’abbiano ancora preso”.

  • In che area si nasconde, secondo lei?

“Guardi, le teste di cuoio, i Carabinieri, i reparti speciali e le altre Forze dell’Ordine giunte massicciamente sul posto hanno circondato un perimetro di 500 ettari al confine tra l’Emilia e la Romagna, nella zona di Vallesanta tra le province di Bologna e Ferrara. I Vigili del Fuoco stanno perlustrando la palude con i mezzi anfibi, palmo a palmo”.

Siamo nel Parco regionale del delta del Po: zona di espansione del Reno tra vegetazione ed aquitrinii. Rifugio perfetto per un fuggitivo che bene sa come muoversi. Il testimone ripete: “Gli uomini sono schierati in gran numero e stanotte hanno utilizzato anche un elicottero. Lui è lì ma non è un caso che non l’abbiamo ancora preso”.

Una giovane donna della zona si fa passare il cellulare e precisa: “Quest’uomo andava intercettato è fermato anni or sono… Da anni devasta le nostre zone ed era già morta una persona a Portomaggiore… Sti protocolli militari iniziano veramente a lasciarmi basita. Ho miei amici barricati in casa da ieri sera. Chi restituisce il ragazzo alla sua famiglia ora? Igor era già noto da anni non da una settimana! Ciò che sta succedendo in questo momento a mio giudizio poteva essere evitato. Il ragazzo di Budrio e la guardia volontaria sarebbero ancora vivi. I miei amici sono barricati in casa non perché costretti ma perché hanno paura perché al momento il delinquente è nei boschi lì vicino, nascosto”.

La caccia continua…

Igor Vaclavic

 

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