De Luca e Lega, stessa lingua: “Pd inutile”. Sui senegalesi: “Dentro le regole o via da Salerno” – VIDEO

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Un paio di giorni per passare dalle parole ai fatti: Vincenzo De Luca mostra i muscoli e, nella sua Salerno, spiega in che modo concretizzare il principio-choc (per la sinistra) urlato sul palco della festa dell’Unità di Ravenna. L’assist glielo fornisce la Lega provinciale che la sera prima, in marcia per la legalità sul lungomare di Salerno, aveva espresso compiacimento per l’affermazione delle tesi salviniane in tema di immigrazione “anche attraverso uno dei leader nazionali del Pd” (cit. Mariano Falcone, segretario provinciale Lega). Così De Luca: “Sulla sicurezza c’è una totale assenza di programmi, a cominciare dal Pd. Accattonaggio molesto, sfruttamento della prostituzione, spaccio di droga, occupazione militare di alcune zone del nostro territorio, atteggiamenti violenti che vanno combattuti e tassi di alcolismo intollerabili: ci sono gruppi di extracomunitari ubriachi che tornano il sabato a Ostaglio (al centro di accoglienza, ndr). Per quanto mi riguarda questi sono comportamenti intollerabili. Il tema della sicurezza tocca la vita della gente: una forza progressista che non ne parla è una forza inutile”.  Poi apprende che la sera prima il presidente della comunità senegalese di Salerno aveva tacciato di razzismo l’amministrazione comunale rea, a detta di Daouda Niang, di aver sottratto alla vendita ambulante il sotto-piazza della Concordia. De Luca va su tutte le furie e aggiunge, alle tesi di Ravenna, un altro principio caro alla destra: “I senegalesi rivendicano spazi per vendere? Innanzitutto dobbiamo posizionare in maniera utile i nostri concittadini. I nuovi rappresentanti dei questa comunità africana sono caratterizzati da grande arroganza, prepotenza, supponenza: quasi bisogna chiedere il permesso a loro per poter stare a Salerno. Il luogo di vendita lo decide il Comune. Se non gli sta bene, se ne possono andare. Questa è la regola e non deve essere tollerata nessuna sbavatura. Rispetto per tutti a condizione che tutti rispettino non solo le leggi ma anche i modi di vita delle nostre famiglie”. A questo punto è davvero un peccato che De Luca abbia liquidato con una battuta l’invito del segretario provinciale Falcone a partecipare alla festa della Lega di Campagna.

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