Pasqua, De Luca chiude alle seconde case. Trasporto pubblico al minimo

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Campania: il Governatore inasprisce le misure, già molto stringenti, assunte a disciplina della prima ‘zona rossa’ del Governo-Draghi.

De Luca quindi non cambia metodo, né approccio rispetto agli inquilini di Palazzo Chigi. In regione non c’è Dpcm che tenga. Decide lui e, muscolarmente, lo fa sapere a Roma.

La Regione comunica: “Sarà a breve firmata dal Presidente Vincenzo De Luca l’Ordinanza numero 9. Essa prevede alcune ulteriori limitazioni in riferimento all’evoluzione del contesto epidemiologico. Se ne anticipano, di seguito, i contenuti”.

Fatta salva la sopravvenienza di ulteriori provvedimenti in conseguenza dell’evoluzione del contesto epidemiologico, con riferimento all’intero territorio della regione Campania:

1) Con decorrenza dal 16 marzo 2021 e fino al 3 aprile 2021

– E’ vietato lo svolgimento in presenza delle attività didattiche e formative. Vietate le relative prove di verifica e di esame, anche inerenti ai corsi di lingua, teatro e simili.

Le attività di formazione professionale si svolgono in presenza soltanto ove detta modalità sia indispensabile. In ogni caso nei limiti previsti dall’articolo 25 comma 7 del Dpcm 2 marzo 2021.

– E’ altresì vietato lo svolgimento in presenza delle attività teoriche e pratiche di autoscuole e scuole nautiche.

2) con decorrenza dal 18 marzo 2021 e fino al 5 aprile 2021

– Sono vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o dimora abituale sul territorio della Campania verso le seconde case in ambito regionale. Salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza e comunque per il tempo strettamente indispensabile.

3) Sui mezzi pubblici del trasporto locale e ferroviario regionale è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento. Tanto ai sensi di quanto disposto dall’art. 31 del DPCM 2 marzo 2021.

Per i servizi di trasporto pubblico locale di linea terrestri (su ferro e su gomma), è consentita la rimodulazione, anche in riduzione, dei programmi ordinari di esercizio. Ciò sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. L’erogazione deve, comunque, essere modulata in modo da evitare il sovraffollamento dei mezzi nelle fasce orarie di maggiore affluenza.

4) I servizi rimodulati sono trasmessi alla Direzione Generale Mobilità della Regione Campania, nonché all’Ente titolare del contratto di servizio. Dalla data di comunicazione il servizio è erogato secondo la nuova rimodulazione. Direzione Generale Mobilità e Enti titolari del contratto di servizio possono disporre modifiche sulla base di esigenze di interesse pubblico. Esigenze connesse anche al perseguimento delle finalità di contenimento e prevenzione dei rischi di ulteriori contagi.

5) Per i servizi di TPL marittimo con le isole del Golfo di Napoli, è confermata la programmazione dei servizi minimi.

6) È obbligo delle Aziende di trasporto dare la massima diffusione alla nuova programmazione dei servizi essenziali a gli utenti. Ciò sui propri siti aziendali, alle fermate, alle stazioni e su ogni altro mezzo di comunicazione alle stesse in uso.

7) È demandata alla Direzione Generale Mobilità l’attività di monitoraggio sulla programmazione dei servizi attualmente garantiti. Tanto in raccordo con gli Enti locali interessati, anche al fine di eventuali rimodulazioni per efficientare i servizi.Ciò nel rispetto delle misure di contenimento e prevenzione dei rischi di ulteriori contagi.

L’Ordinanza è stata quindi firmata alle ore 20.30 di lunedì 15 marzo.

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