Ex Teste Matte dei Quartieri Spagnoli spara ai poliziotti. Arrestato. Fuggiasco l’amico. Il Coisp: “A Napoli rischiamo la morte. Servono più uomini e mezzi”

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E’ un ex appartenente alle “Teste matte”, attualmente inserito nel gruppo denominato “cani sciolti”, S.G., 19enne dei Quartieri Spagnoli arrestato, nella notte tra venerdì e sabato, dagli agenti della sezione “Volanti”. Il giovane, in compagnia di un amico, era in sella ad uno scooter quando è stato intercettato dai poliziotti mentre, a folle velocità, sfrecciava in Via S. Anna dei Lombardi, incrocio con Via D. Capitelli.

S.G., il passeggero dello scooter Honda Sh, alla vista della Polizia non ha esitato ad impugnare una pistola puntandola contro gli agenti e sparandogli contro due colpi. E’ stato solo per mera fortuna che,  i due colpi esplosi, non abbiano ferito alcuno.

Grazie al coordinamento della Sala Operativa, sono intervenute altre volanti nel tentativo di fermare la folle corsa dei due giovani. I due giovani, infatti, hanno ultimato la loro corsa spericolata sol perché, a causa di una manovra azzardata, si sono impattati contro un’autovettura in transito. Il conducente, benché ferito per la rovinosa caduta, è riuscito a fuggire, lasciando cadere a terra un revolver, risultato essere uno Smith&Wesson, calibro 18special, con la matricola abrasa, completo di 5 cartucce. I poliziotti hanno bloccato il 19enne che, poco prima, aveva esploso i due colpi di arma da fuoco contro di loro, recuperando una pistola semiautomatica calibro 7,65, completa di 6 cartucce.

S.G., nonostante la giovane età, risulta essere pregiudicato per reati quali tentato omicidio, avvenuto  allorquando era minore,  rapina, porto di oggetti atti ad offendere. Il 19enne, stamane, è stato condotto alla Casa Circondariale di Poggioreale, perché responsabile dei reati di tentato omicidio, ricettazione e porto illegale di armi clandestine, resistenza aggravata a P.U.

“Sono scene che conosciamo già e non ci stanchiamo mai di condannare” “lavorare nella Polizia di Stato è difficile, lo sappiamo bene e lo è ancora di più in realtà metropolitane come quelle di Napoli” Commenta così i fatti di piazza del Gesù, il segretario generale COISP Napoli, Giulio Catuogno.

“Ben due i colpi esplosi, questa volta per fortuna non abbiamo nessun collega ferito” sottolinea Catuogno. “I fatti di cronaca continuano a vedere vittime i colleghi operativi sul territorio, ci duole rimarcare che il nostro mestiere è pericoloso in ogni dove ed ancora di più in una realtà come quella di Napoli. Costantemente i poliziotti mettono a repentaglio la vita a causa dell’alto rischio del luogo di servizio, il centro di Napoli è purtroppo per noi diventato da tempo un luogo non luogo dove la presenza dello Stato c’è ma non basta mai. L’organizzazione sindacale che rappresento chiede per l’ennesima volta maggiore tutela dei colleghi tutti, nessuno escluso, non si può continuare a registrare simili accadimenti. La situazione ormai è diventata insopportabile, un servizio che dovrebbe essere ordinario non può portare ad un passo dalla morte”. 

 

“Le metropoli e le città italiane sono diventate un far west e Napoli purtroppo non è da meno, calate le tenebre e spesso nemmeno quelle, il rischio diventa maggiore. I malviventi sono diventati sempre più aggressivi e prepotenti. Noi operatori della Polizia di Stato facciamo il nostro lavoro per garantire la sicurezza di tutti ma al contempo mettiamo a rischio la nostra. Non siamo quasi mai messi in condizione di operare senza rischiare la vita. Nel capoluogo partenopeo ci scontriamo costantemente con il crimine organizzato e soggetti criminali di vario genere, la Polizia di Stato per poter operare al meglio ha necessità di nuovi mezzi e donne e uomini formati ad operare al meglio in realtà come la nostra”. 

“Spesso si parla di invio in loco di nuovi contingenti dell’Esercito per agevolare le forze dell’ordine nella lotta alla criminalità ordinaria e a quella organizzata. Nei fatti agenti e personale della Polizia di Stato per poter portare a termine la mission istituzionale devono essere messi in grado di poter affrontare la città senza temere la propria vita. Come? Indubbiamente le proposte possono essere differenti non ultimo un aumento del contingente di Polizia di Stato operativo sul territorio napoletano. Con gli scarsi mezzi in dotazione i poliziotti stanno facendo un lavoro eccellente ma fossimo di più e meglio formati indubbiamente la realtà sarebbe differente. L’incertezza di non poter tornare a casa sulle proprie gambe diventa una causa di stress per ognuno di noi che, consapevole dei rischi del mestiere gli affronta ma desidererebbe comunque una maggior tutela e forse una maggiore attenzione anche dalle autorità preposte. Fatti di cronaca simili non solo sottolineano la difficoltà del nostro operare ma creano una percezione negativa della Polizia, che diventa facile bersaglio del crimine o dei balordi di periferia. Fatti di cronaca che poi hanno una ricaduta anche negli operatori nei quali si genera insopportabile senso di impotenza che può diventare ulteriore fonte di stress” conclude Catuogno.

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