Santi Contardo e Giuliano l’Ospitaliere, la solenne cerimonia di Vestizione ed Elevazione alla Dignità Cavalleresca. Tutti i nomi

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Solennità e successo per la “Cerimonia di Vestizione e Elevazione alla Dignità Cavalleresca” dell’Ordine dei Santi Contardo e Giuliano l’Ospitaliere, svoltasi a Paestum in occasione della Festività di San Giuliano l’Ospitaliere.
L’organizzazione è stata curata dal Luogotenente del Sud Italia, il Barone Grande Ufficiale dott. prof. Vincenzo Mallamaci, Presidente dell’Associazione Internazionale “E ti porto in Africa”, con la quale l’Ordine ha avviato una collaborazione attiva, al fine di contribuire alle attività umanitarie della stessa.
Le funzioni religiose sono state officiate dal cappellano magistrale S.G. Mons. Luigi Domenico Francesco Casolini di Sersale, Duca di Rocca San Marco e presiedute dal Gran Maestro S.A.S. don Antonino V d’Este Orioles accompagnato dalla Baronessa e Gran Cancelliere Donan Loredana dell’Anno, presso la Basilica Paleocristiana di Paestum, oggi parrocchia della SS. Annunziata.

Presenti il Gran Cancelliere Conte Massimiliano Pulvano Guelfi; il Luogotenente Generale Marchese Fabrizio Mechi, il Cerimoniere Conte Dott. Mario Marcu, il conte Enzo Morosini Componente Consiglio Magistrale.

Investiture

Dignità di cavalieri:  dr. Marco Botta; dr. Gaetano Cuoco; dr. Pasquale Bruscino; nobile dr. Attilio Canta; dr. Francesco Furelli.

Dignità di Dama d’Onore: dott.ssa Giovanna Martinelli; dott.ssa Chiara Puteri; dott.ssa Filomena Bianco; dott.ssa Margherita Mainenti; dott.ssa Annamaria Lauro.

Dignità di Commendatore: dr. Gaetano Chiricolo.

Dignità di Grande Ufficiale: Don Roberto Schiavone di Favignana; Barone prof. Dott. Vincenzo Mallamaci.

Medaglia di benemerenza dell’Ordine in classe unica all’avv. Prof. Paolo Carbone.

“Un riverente saluto e ringraziamento a tutti gli intervenuti ed ai nobili dignitari, dame e cavalieri dell’Ordine” è stato avanzato dal Luogotenente Barone Grande Ufficiale Mallamaci che ha evidenziato come “la brillantezza delle croci apposte sul petto si indentifica con quanto amore si saprà donare al prossimo”. Mallamaci ha infine invitato a cooperare con i progetti per i poveri dell’Africa che sono stati fatti propri e condivisi sia dal Gran Maestro che da tutti i presenti.

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