PETROLIO. PITTELLA INFLIGGE I 90 GIORNI ALL’ENI E SFIDA DESCALZI: “MASSIMO RIGORE, IL POPOLO LUCANO NON HA TIMORI REVERENZIALI E NON SI PIEGHERÀ . PRONTI AL TAR” – VIDEO

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Centro Oli di Viggiano: saranno 90 i giorni di sospensione decisi dalla Regione Basilicata e comunicati al Governo (Ministri Calenda e Galletti). Lo ha chiarito il Governatore Pittella in sede di conferenza stampa. “Non so se con Eni ci ritroveremo davanti al Tar – ha detto Pittella – ma a Descalzi dico che il popolo lucano non ha timori reverenziali né si genufletterà. La Regione sarà rigorosa nella pretesa della concretizzazione di tutte le prescrizioni e non si terrà nulla, specie se saranno accertati danni diretti, indiretti ed all’immagine”. Sulla prescrizione: “Andava quantificata cronologicamente e potrà essere emendata una sola volta. Riteniamo che Eni ottempererà nei termini previsti”. Al suoi fianco i sindaci, in particolare dei Comuni di Viggiano (Cicala) e di Grumento Nova (Imperatrice). Il primo, sotto la cui competenza amministrativa ricade il centro oli chiuso, dice: “Era arrivato il momento, siamo al fianco della Regione in questa decisione”. Il secondo, che ha subito gli effetti del superamento della contaminazione (accertata) a causa del posizionamento del paese a valle del Centro oli, dice: “Con ordinanza ho chiuso l’attività agricola su un terreno di 8 mila metri quadrati. Aspettiamo gli esiti di ulteriori accertamenti”. L’Arpab, con il suo massimo rappresentante Iannicelli, spiega: “E’ stato accertato un avanzamento della contaminazione fuori dalla zona messa in sicurezza con valori di cinque volte superiori alla norma. Quindi abbiamo esteso i controlli lungo tutto il corso dell’Agri”. Conferenza non sempre lineare: alcune contraddizioni sono emerse allorquando si è innanzitutto compreso che il fenomeno dell’inquinamento è monitorato e divulgato da Eni (Iannicelli: “L’8 marzo abbiamo chiesto controlli bisettimanali ma i primi, in cui si evidenziava lo sforamento, ci sono arrivati solo l’11 aprile”), quindi Eni appare come il controllore di se stesso; poi quando è stato chiarito che non si ha ancora contezza della reale portata dell’inquinamento su terreni, peraltro, porosi. Tutto ciò lascia la sensazione è che ora emerge ciò che si sospettava da tempo. Pittella chiude: “Incontreremo i sindacati ed i vertici Eni per trovare una soluzione per i lavoratori, fermi per tre mesi come le attività Eni”.

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