La nave in città. La scelta di dedicare l’antico Molo Manfredi all’attracco di navi da crociera non lascia indifferenti le compagnie. Nelle potenzialità dell’attracco (di fatto) sul lungomare, quindi nel cuore della città, vedono una offerta formidabile per i crocieristi. Già solo questo aspetto logistico fa la differenza, ponendo Salerno nella fascia alta nella scelta degli scali. Attorno a questa logica di mercato, il tessuto connettivo (Istituzioni e operatori economici privati) sta cercando di costruire quella rete di offerta che dovrà diventare capillare. Perché oramai sistematico, non sporadico, è l’arrivo delle navi con il carico di migliaia di visitatori.
Nello specifico, a fronte delle escursioni prenotate sulla nave (Paestum, Pompei in bus, costiera amalfitana in traghetto sottobordo), vi è un gran numero di crocieristi che accoglie con piacere l’opportunità della escursione autonoma in centro città. Opportunità che, con percorsi pedonali però nettamente maggiori, si ritrovano a Genova, Napoli, Palermo. Altrove, invece, o bisogna servirsi di taxi o shuttle bus per uscire dal porto (Marsiglia, Barcellona, La Spezia) o optare per soluzioni obbligate (taxi a tariffa fissa per raggiungere la Medina di Tunisi dall’attracco de La Goulette).
Per presentarsi al meglio, Salerno deve aggiungere ancora molto a questa base comunque positiva. Aggiustare il lungomare. Anzi, renderlo una bomboniera curata sin nei dettagli. Proporre precisi percorsi pedonali nel centro storico verso i monumenti. Magari con cartellonistica verticale e app dedicate. Ripristinare il trekking verso il Castello di Arechi, atteso da anni dagli stessi salernitani. Creare le condizioni per implementare l’artigianato di qualità nel centro storico.
Le navi attraccano nel cuore della città. Gli scatti della Bolette, appartenente alla compagnia norvegese Fred Olsen Cruises, qui pubblicati, rendono chiare le potenzialità di una richiesta crocieristica che intende semplicemente essere esaudita.
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