Internet delle cose (IoT) e metaverso: la rivouzione socio-economica dell’Intelligenza Artificiale

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Le tendenze digitali del 2023 si riassumono tutte sotto l’Internet of Things (IoT)

Il 2023 è l’anno del digitale. Il mondo, l’Italia in particolare, ripartono all’indomani della pandemia. Ad oggi non c’è meccanismo che non si sia trasformato in digitale. Anche in un Paese come l’Italia, storicamente poco incline all’innovazione – soprattutto se digitale – la marcia si è invertita. Post pandemia e con l’arrivo dei fondi del PNRR, l’Italia ha spinto forte l’acceleratore sul concetto di innovazione digitale.

Lo si vede da una serie di aspetti. Anzitutto un’implementazione dell’Intelligenza Artificiale, coniugata alle sue principali branchie, il machine learning e il deep learning. O da un esponenziale aumento delle identità digitali, sempre più diffuse. E poi la grande rivoluzione del Metaverso, un punto fermo del presente e soprattutto una prospettiva in più per il futuro.

Ecco a ben guardare il Metaverso è un’esperienza ancora per certi versi inesplorata e tutta ancora da scoprire, che in qualche modo ha già provveduto ad assottigliare le pur poche distanze che intercorrono tra digitale e reale. E non a caso si parla in questo senso di phygital, ad intendere la coniugazione tra due universi – quello digitale e quello fisico – che non possono più camminare separatamente.

Innovazioni e nuovi sviluppi che da tempo hanno il nome di Internet of Thing (IoT), l’internet delle cose che mette insieme oggetti fisici e digitali in maniera tale da scambiare dati ed informazioni. Con l’obiettivo di creare una lunga interconnessione per rendere settori ed ambienti più efficienti e produttivi, ampliando le possibilità di sviluppo. Il cuore dell’Industria 4.0, un settore che nel 2021 ha raggiunto un valore di oltre 76 miliardi di dollari e che promette di crescere di altre percentuali. Un mercato che nel 2027 dovrebbe raggiungere i 113 miliardi di euro.

Un settore che si sta ampliando sempre più e che sta allargandosi verso altre industrie che apparentemente nulla avrebbero a che fare con la tecnologia: la sanità da un lato, la produzione agricola dall’altro. Nel caso della sanità italiana, uscita piegata dalla pandemia da Covid-19, l’IoT aiuta medici e specialisti nelle diagnosi, nei monitoraggi, nei trattamenti sanitari. Nel secondo invece possono essere automatizzati gli impianti di produzione, riducendo sprechi idrici ed ottimizzando i processi.

Una piccola rivoluzione che si muove a passi tardi e lenti, pronta però ad esplodere in un futuro immediato, sempre più sostenibile ed efficiente. Con le nuove tecnologie l’IoT ha avviato un lento processo di dialogo e sinergia: con l’Intelligenza Artificiale, ma anche con le tante start-up che oggi compongono il mercato fino al Metaverso e alla blockchain. Il futuro passa da qui.

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