Migranti, De Luca bacchetta sindaco (“Salerno occupata militarmente”) e Governo: “Risposte certe o entro 6 mesi avremo violenze di strada. Col buonismo di sinistra, vincono Salvini e i fascisti” – VIDEO

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Sea Sun Salerno, sera di sabato 1 luglio, lungomare: prima di salire sul palco Vincenzo De Luca si esprime nel suo duplice ruolo di Governatore della Campania e, da leader nazionale del PD, detta la linea sulla questione-migranti: “La gente ha paura: chi si esprime in forza di buonismi ed ideologismi prepara il terreno a tensioni sociali incontrollabili. In Italia siamo arrivati al limite della capienza; il problema va risolto con l’intervento delle Nazioni Unite, costruendo centri di accoglienza in Africa e dispiegando i Caschi Blu per i controlli militari”. Sul palco, davanti a 3mila persone giunte più per ascoltare lui che per il successivo concerto di Teresa De Sio, torna a fare il sindaco della città a cui, ama ripetere “ho dato la mia vita”. E gli applausi si sprecano. Chiede scusa a Spirito, presidente napoletano dell’Autorità di Sistema del Tirreno centrale giunto a Salerno per parlare di Zes, per la – inevitabile – divagazione salernitana. Ma De Luca è il ‘Sindaco’, ruolo che sente sulla pelle: “Siano arrivati al punto limite nella capacità di accoglienza dei migranti. Se non guardiamo in faccia alla realtà, nascondendoci dietro buonismi ed ideologismi, tra sei mesi avremo in Italia i conflitti e le violenze tra gli italiani e gli extracomunitari. Se non forniamo ora risposte credibili ed efficaci la gente inizierà a perdere testa, a votare Salvini e i fascisti. Se la risposta non la dà lo Stato, le persone non ragionano più. A Salerno c’è una concentrazione di extracomunitari che non ha eguali in Campania. Sono per l’accoglienza ma se qualcuno pensa di venire per fare il proprio comodo, io sono per il pugno di ferro! Qualche settimana fa ho ‘incrociato’ dei nigeriani: facevano paura… L’altra domenica mattina sono passato per piazza San Francesco, ho contato tre questuanti extracomunitari; stessa scena davanti ai supermercati, ricordo che davanti a quello di via Luigi Guercio uno di questi aggredì un vigile urbano mandandolo all’ospedale. Il rispetto della legge deve valere per tutti: salernitani, napoletani, nigeriani e senegalesi. Se si è stabilito che non ci devono essere distese di tappeti a lungomare, se al Corso dobbiamo difendere la dignità della città, se si è stabilito che Salerno non può essere invasa, bisogna allora far rispettare le leggi. Questa città rischia di essere occupata militarmente. Ed io non sono d’accordo”. Al Governo: “Il Daspo urbano contro i parcheggiatori abusivi è misura interessante ma deve avere efficacia sostanziale: oggi, fatta la denuncia, se ne parla tra… vent’anni. Invece no: fatta la terza diffida, se il reato è reiterato devono scattare le manette. A volte evito di scendere in centro perché mi viene il mal di fegato: non reggo i parcheggiatori davanti alla Questura, davanti alla Provincia, davanti alla Villa Comunale. Ricattatori. Salerno è una delle città più sicure d’Italia eppure le adolescenti iniziano ad avere paura di camminare da sole per il corso”. Al suo fianco il sindaco eletto Vincenzo Napoli, al quale direttamente dice: “Prendiamo 20 nuovi vigili urbani, mettiamoli a presidio delle nostre strade”. Mentre parla si consuma il paradosso: superate le ore 22 e terminato il turno serale della Polizia municipale, sul sovrastante lungomare centinaia di extracomunitari tappezzano i viali con i lenzuoli su cui è esposta la merce contraffatta prodotta nelle fabbriche abusive del napoletano. Quando va via, De Luca evita di salire sul lungomare. Ne va del suo fegato…

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