15 luglio ’81, a Como le ‘brigate operaie per il comunismo’ uccidono il poliziotto Luigi Carluccio. 28 anni ed un figlio di 8 mesi

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Siamo a Como nei terribili anni di piombo, è il 15 luglio 1981 quando una serie di attentati esplosivi viene compiuta contro alcuni negozi del centro. Otto di questi ordigni esplodono, in quella che verrà ricordata come la “notte dei fuochi”, mentre cinque debbono essere ancora neutralizzati.
La Questura di Como chiama Milano che fa intervenire il Brigadiere Luigi Carluccio, esperto artificiere che neutralizza tutti gli ordigni rimasti tranne l’ultimo, che esplode uccidendolo.
Luigi Carluccio muore a 28 anni, in Viale Lecco dinanzi a una pasticceria.
Gli attentati sono rivendicati dalle Brigate operaie per il comunismo come forma di protesta contro la costruzione di nuove carceri.
Nel 1973 il Brigadiere si arruola nella Polizia e viene assegnato alla Questura di Milano.
Vive da solo nel Capoluogo Lombardo in attesa di farsi raggiungere dalla moglie Maria Rosaria e dal piccolissimo Alessandro di otto mesi. Svolge servizio di artificiere e si specializza in antisabotaggio.
Carluccio è un giovane Poliziotto come tanti che ama la Polizia e ciò che rappresenta.
La ama talmente tanto da mettere a rischio, tutti i giorni, la propria vita per onorare la propria divisa e per salvare altre vite. Finché, in una sera come tante, in cui viene chiamato a compiere il proprio dovere, un’esplosione mette la parola fine alla sua giovane vita.
Nel 2010 l’Istituto Comprensivo dei comuni di Grandate e Casnate con Bernate, bandisce un concorso, tra gli scolari, per decidere a chi intitolare il nuovo edificio scolastico.
Il 24 Settembre 2010 la Scuola Secondaria di primo grado di Grandate viene dedicata alla memoria del Brigadiere Carluccio.
Venerdì 14 luglio, per ricordare la 36° ricorrenza della sua morte, alle ore 9.30, presso la Basilica di S. Fedele, alla presenza delle Autorità Civili, Militari e Religiose ed ai rappresentati dell’Arma dei Carabinieri e Combattentistiche, verrà celebrata una S. Messa di suffragio al termine della quale si formerà un corteo che, attraversando il palazzo municipale, si recherà in Viale Lecco per la deposizione di due corone d’Alloro, una da parte della Polizia di Stato, ove è stata posta la lapide a ricordo e l’altra del Comune.

 

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