+Europa, le ‘diverse’ Istituzioni di Gallo e Scognamiglio – 2 VIDEO

La radicale Filomena Gallo, segretaria nazionale dell’associazione Luca Coscioni, di Teggiano schierata per tutta la coalizione di centro sinistra nel collegio senatoriale della provincia di Salerno, presentando se stessa e le sue tante lotte  – anche da avvocato – per l’affermazione dei diritti e delle libertà civili, dice: “Credo che questo sia il momento di dare fiducia a chi è stato fuori dalle Istituzioni ed ha cambiato, con le sue battaglie di civiltà, la vita di questo Paese”. Rafforza: “Io non sto nelle Istituzioni”, si gira a sinistra e intercetta lo sguardo del candidato Antonio Santoro poi a destra e, guardando il candidato Giuseppe Scognamiglio, dice solenne “noi non stiamo nelle Istituzioni..”. Voce calda, appare convincente.
Ma chi è Giuseppe Scognamiglio, presentato dal movimento +Europa di Emma Bonino coalizzato con il centro sinistra? Napoletano (scuole a Portici, Università in città), promette di “portare competenza in Parlamento”. E, a guardare la sua scheda, c’è da credergli. Candidato alla Camera capolista nel proporzionale nei collegi di Salerno e Campania 2 è un diplomatico, manager, giornalista con esperienza notevole. Laureato in Legge, dal dicembre 2010 è stato membro del Management Board di UniCredit e Vice Presidente Esecutivo per gli Affari Istituzionali e Regolatori di Gruppo. Da gennaio 2013 è anche Presidente della società editoriale Europeye, editrice della Rivista di politica ed economia internazionale “eastwest”, distribuita in 23 Paesi in tre continenti, di cui è diventato Direttore a gennaio 2016. Prima di Unicredit (entrato 2003 uscito nel 2018), come diplomatico si è occupato di Nazioni Unite (diritti dell’uomo e pari opportunità), per poi rappresentare l’Italia in Turchia in qualità di Console ad Izmir (1992-1995), ed in Argentina come Consigliere Politico e per le Relazioni Esterne presso l’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires (1996-1999). Ha poi ricoperto la carica e di Consigliere Diplomatico per gli Affari Internazionali dei Ministri del Commercio e dell’Industria Piero Fassino prima ed Enrico Letta poi (1999-2001) e di Capo Segreteria del Ministro degli Affari Esteri Renato Ruggiero (2001). Di recente ha ricoperto il ruolo di membro del Comitato Esecutivo ABI, del Management Board di Yapikredi e di UniCredit Bank Russia, nonché del Board dell’Organizzazione “no profit” “L’Altra Napoli” dopo aver fatto parte del Board di Save the Children Italia per 6 anni. Sul suo profilo facebook, ieri ha scritto: “Cari amici, quest’anno si apre all’insegna delle novità: ho lasciato UniCredit e ho accettato di candidarmi alla Camera per Più Europa con Emma Bonino a Napoli, Salerno, Avellino e Benevento. Conto sul vostro sostegno per provare a portare un po’ di buon senso nel dibattito”. In conferenza stampa a Salerno è emersa tutta la sua esperienza proprio di ‘uomo delle Istituzioni’. Ha affermato: “L’Europa non è un vincolo né una matrigna che impedisce di svilupparci. Queste sono sciocchezze che mascherano la nostra incapacità di avanzare proposte concrete. Ogni volta che per lavoro ho parlato con i Commissari europei ho avuto risposte opposte. Le risorse che ci sono in Europa sono molto maggiori di quelle che disponiamo a livello nazionale: qui ci arrovelliamo sui 15-20 miliardi della Finanziaria senza concentrarci sulle decine di miliardi disponibili a Bruxelles delle quali riusciamo a prendere solo l’1%. Il problema è nell’inefficienza e nella burocrazia. Laddove si riescono a presentare progetti virtuosi i territori e le economie crescono, vedi Campania e Basilicata nel 2017. Inutile allora pensare di ‘spremere’ uno Stato con un debito pubblico al 132%. Bisogna invece essere seri, organizzati, competenti nel saper presentare progetti credibili e vincenti in Europa”. Conclude: “Nel mondo esiste un trilione di euro di investitori alla ricerca di progetti. Siamo qui per offrire la competenza della nostra storia professionale per soluzioni credibili ai problemi che abbiamo”. Parole da vero uomo delle Istituzioni.