Aquarius, gay e Piazza del Popolo: la Lega (al 34.7%) passa all’incasso

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Aquarius, gay, sondaggi e Piazza del Popolo: la Lega passa all’incasso. In poche ore il partito che esprime il Ministro dell’Interno riesce ad imporsi sulla scena politica, nazionale e locale. Di buon mattino è lo stesso Matteo Salvini a rilanciare la notizia di Medici Senza Frontiere: “La nave Aquarius chiude le attività. Meno partenze, meno sbarchi, meno morti. Bene così”, scrive su Facebook, ricevendo decine di migliaia di faccine entusiaste e suscitando il giubilo nella totalità delle migliaia di commenti. Qualche ora prima, a Piazza Pulita Luigi De Magistris era riuscito nell’impresa di affermare “Salvini a Napoli non esiste…” proprio mentre Corrado Formigli avvolgeva lo studio con le proiezioni dell’ultimo sondaggio di Index Research attestante la crescita della Lega al 34.7% (con M5S al 24.9%, Pd al17.7%, Forza Italia al 7.5%, Fratelli d’Italia al 4%). Frase, quella di De Magistris, già sostanzialmente smentita nel pomeriggio allorquando l’attivissimo coordinamento provinciale di Salerno aveva diffuso i dati di adesione alla carovana dell’8 dicembre verso Roma: 30 pullman campani, di cui ben 15 proprio da Napoli e provincia (segue Salerno con 6 bus). Punto in più, punto in meno, la Lega oggi appare – di gran lunga – il primo partito d’Italia sia nei sondaggi che nel consenso ‘percepito’. Forte di tale legittimazione, si organizza sui territori e interviene laddove sente il dovere di farlo. A Salerno, ad esempio, critica aspramente il recentissimo accordo siglato dall’Asl con l’Arcigay: “L’Asl fa politica di sinistra: quell’associazione non entrerà nelle scuole”, tuona il coordinatore provinciale Mariano Falcone. Che, resistente nella terra di Vincenzo De Luca, spiega: “Stupisce alquanto che l’Asl di Salerno abbia deciso di stipulare un accordo dal netto ‘sapore politico di sinistra’ con la sezione locale dell’Arcigay nel percorso di perfezionamento delle azioni di prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale, in particolare l’HIV, e di contrasto al bullismo di genere. L’Arcigay, che raggruppa gay, lesbiche, bisex e transessuali, invece che cercare improbabili sponde istituzionali, meglio e più saggiamente farebbe ad operare decisamente nei confronti dei propri associati in termini di formazione e sensibilizzazione avverso il rischio di trasmissione sessuale di terribili infezioni che proprio nel mondo dall’Arcigay rappresentato hanno trovato, storicamente, la prima massiccia diffusione. Dall’Asl in quanto organo tecnico statale ci saremmo aspettati, piuttosto, accordi con soggetti/associazioni peroranti i modelli sani di sessualità ed i comportamenti ortodossi e naturali che, ancora oggi, rappresentano la migliore arma di educazione e di prevenzione. In ordine al richiamato ‘bullismo omotransfobico…’, la Lega ribadisce che non esiste alcuna volontà discriminatoria nei confronti di gusti e tendenze sessuali di singoli individui; certamente esiste un insopprimibile senso di fastidio collettivo nell’assistere agli spettacoli pubblici – avallati dalle sinistre – di ostentazione di discutibilissime tendenze e pratiche sessuali che pretendono di imporre i propri ‘modelli’ culturali ed educativi. La Lega sempre ha manifestato e sempre manifesterà laddove si dovessero organizzare gay-pride o eventi simili con gay, lesbiche, trans e bisex. Infine l’Asl sappia che la Lega si opporrà in tutti i modi possibili nel caso in cui, in forza della sottoscrizione di questo accordo, l’Arcigay dovesse essere coinvolta negli incontri ufficiali con le scolaresche salernitane”.

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