Affluenza a Salerno, ok il test pre-estivo di Pasqua

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In migliaia tra visitatori e turisti hanno scelto Salerno. I primi per il pranzo di Pasqua ‘fuoriporta’ con rientro in serata (affollate le trattorie del centro storico), i secondi per il ponte di Ognissanti. Presenti anche stranieri: perlopiù i ragazzi spagnoli dell’erasmus e famigliole, alcune nord europee.

Pasqua è solitamente un test per la successiva stagione estiva. I primi resoconti restituiscono un buon indice di occupazione delle camere, nell’extralberghiero soprattutto. Dato verosimilmente in linea con quello dello scorso anno.

Peccato che Salerno si sia presentata ancora una volta come una città… work in progress (ottimisticamente parlando). Tanti i cantieri che hanno ostacolato la libera fruizione dei luoghi più attrattivi. Da quello al Corso a quelli del lungomare. Il luogo-simbolo dell’accoglienza in città andrebbe preservato e potenziato. Al netto dei lavori alla rete idrica – che comunque procedono – e dell’inguardabile squarcio ultradecennale per gli ex box interrati, appare inconcepibile come alcuni corpi illuminanti a led nuovi ed appena installati siano spenti e come nei lavori appena conclusi non si sia provveduto all’adeguamento dei pali danneggiati. Non sono pochi infatti quelli a cui manca l’alloggiamento delle lampade. Per una immagine complessiva di trascuratezza, di incuria, di sciatteria.

Al netto dei problemi, Salerno attrae. Per la sua posizione geografica, per il suo clima, per il suo mare. Infatti il sottopiazza della Libertà, nella sera di Pasqua, pullulava.

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