PORTA OVEST. Pica Ciamarra: “Dal mio progetto di valorizzazione urbanistica all’autostrada urbana che violenta Salerno”

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L’architetto Giancarlo Porcini condivide sulla sua pagina Facebook il post de laDenuncia.it sul traforo-Porta Ovest (articoli e foto) citando testualmente “Accade a Salerno…da un’idea del prof. Massimo Pica Ciamarra. Quando andrà in funzione i Tir.. dal porto saliranno verso l’autostrada per dentro la montagna”; Massimo Pica Ciamarra legge e commenta: “Caro Giancarlo, la nostra idea aveva vinto il concorso, è stata sviluppata in anni di lavoro, è stata approvata da tutti, ma è stata violentata dai ‘miglioramenti’ introdotti ed approvati nell’appalto integrato. Era una ipotesi di ridisegno urbano con forti positive ricadute sulla città, è diventata un’autostrada urbana che violenta Salerno! Risponde ad una sola funzione….”. Interpellato, introduce un altro elemento di approfondimento: “c’è un’autorevole perizia di tre ani fa che raffronta il nostro progetto con quello in esecuzione, Stanno emergendo novità in are Cernicchiara…”.

Ma perchè il progetto dello studio Ciamarra&Associati, vincitore nel 2006 del I premio del concorso di idee bandito da Comune e Autorità portuale è stato successivamente stravolto? La versione dell’Autorità portuale, ente appaltante, riporta ad un parere obbligatorio e vincolante del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici a seguito del quale il percorso è stato del tutto interrato riducendo da sbocco strutturale a ‘secondario’ quello a Canalone, al di sotto del campo di calcio e prevedendo la costruzione di due gallerie a doppia corsia ciascuna che disegnano due tunnel (uno per senso di marcia) dall’inizio alla fine del percorso.

In verità in via Ligea proprio lo sbocco a quota zero permetterà al Comune di Salerno di optare in tutta autonomia anche per l’eventuale abbattimento del viadotto: pur ‘salvando’ le convinzioni della Ciamarra&Associati (nei rendering si vedono delle vele in luogo della parte di viadotto che va dall’incrocio con via Benedetto Croce fino allo sbocco – allora previsto in quota – delle gallerie), l’innesto originario sul viadotto Gatto avrebbe sostanzialmente reso più difficile ragionare sull’abbattimento.

Secondo la versione ufficiosa dell’Autorità Portuale il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici avrebbe mosso una serie di rilievi in ordine ad aspetti concreti (es. il gioco di luci filtrate agli imbocchi-uscite delle gallerie a metà percorso; il ritorno, a Canalone, ad una sola corsia per senso di marcia nel tratto scoperto ecc..) ma anche relativi alla filosofia di base del progetto originario che, a Roma, non sarebbe stato interpretato come infrastruttura al primaria al servizio dei traffici (nazionali) ‘da’ e ‘per’ il porto, ponendo sostanzialmente l’opera sul piano di una semplice – seppur importante per la città – miglioria della viabilità urbana.

Ciamarra non ci sta: “Il progetto emerso dal concorso, approvato dall’Autorità Portuale e dal Comune, poi da tutti gli Enti ed infine dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e messo in appalto risolveva pienamente le esigenze funzionali, sia quelle del Porto che quelle della città: integrava viabilità e trasformazione urbana, introduceva attrezzature di quartiere, era attento al paesaggio e proponeva decisi miglioramenti ambientali. Le arbitrarie modifiche introdotte successivamente, peraltro con spreco di risorse, rispondono a ottiche settoriali: risolvono una funzione a danno della città, del paesaggio e dell’ambiente”.

Mi scusi, ma non è proprio al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che il suo progetto è stato stravolto?

“Notizia falsa e messa in giro per difendersi. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, come fa sempre, ha approvato con alcune richieste di modifica, tutte ottemperate in meno di un mese: l’Autorità Portuale ha quindi fatto validare il progetto verificando il tutto e lo ha messo in appalto con espresso divieto di modifica! Scandaloso ciò che poi è successo…”

Cosa intende per ‘interessanti novità su Cernicchiara’?

“Ci sono dei confronti. Il progetto appaltato nulla diceva per la zona Cernicchiara. Basterà confrontare non solo il paesaggio, ma anche i costi….”.

A seguito del sostanziale ‘disconoscimento’ del progetto esecutivo (quello definitivo è stato eliminato anche dal sito www.picaciamarra.it) esiste un contenzioso di natura economica tra le parti?        

“Due, per la verità. Preciso: l’Autorità Portuale non h ancora corrisposto il saldo della progettazione fatte ed approvate nel 2010 e per questo c’è un contenzioso con l’intero RT: gli oltre 800.000 euro fatturati nel 2010, prima che sorgesse qualsiasi contrasto. È tutt’altro contenzioso quello che ho invece personalmente avviato nei confronti per l’Autorità Portuale per l’arbitraria trasformazione del progetto, diritto d’autore ecc… Chiede innanzitutto chiarezza, non quantifica danni ma aspetto fiducioso”.

Singolare che, su posizioni enormemente distanti in ordine al progetto Porta Ovest, Massimo Pica Ciamarra e Vincenzo De Luca si siano ritrovati qualche giorno fa all’inaugurazione di ‘Corporea’ – Museo del corpo umano – presso Città della Scienza a Bagnoli. Opera “di livello mondiale” (cit. De Luca) progettata proprio dallo studio Ciamarra.

Massimo Pica Ciamarra in in una foto postata sul suo profilo facebook

L’innesto originario previsto dal progetto definitivo dello studio Ciamarra. Si notano le gallerie in quota e l’utilizzo della parte finale del viadotto Gatto. . Il progetto redatto ed approvato prevede in seconda fase l’abolizione del viadotto nella parte che va dallo svincolo di via Benedetto Croce all’innesto a valle

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