Animalisti: delusioni, dimissioni e critiche alla Brambilla

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“Dal  giorno delle mie dimissioni, pacate e rispettose, non ho ricevuto neanche una telefonata dalla presidente Brambilla…”. Con l’effetto dirompente della noce dell’Era Glaciale, ecco la frase-cuneo che squarcia il velo sul terremoto che si sta abbattendo in casa-Brambilla. La pronuncia – di Venerdì Santo – è di Stefania Greco (foto)presidente campano del Movimento Animalista dimessasi “dopo le elezioni”. Dice: “Eh già, ci avevamo creduto in tanti! E invece abbiamo la sensazione di essere stati usati…. Un partito è tale quando viene schierato il simbolo alle elezioni. Ci vuole coraggio, onestà e capacità per fare politica seria. Continuerò ad occuparmi di animali in maniera più forte e decisa ma da semplice volontaria animalista! La politica è un’altra cosa”. Elezioni, partiti, tradimenti, dimissioni… La questione diventa integrante, la crepa s’allarga. Per comprendere cosa è accaduto bisogna allora rifarsi alle ricostruzioni storiche: il Movimento Animalista è un partito fondato il 20 maggio 2017 con l’obiettivo, dichiarato, di inserire nelle Istituzioni i propri rappresentanti al motto di “se i politici non sono animalisti, gli animalisti facciano la politica” e, quindi, di partecipare alle competizioni elettorali. Partito nazionale che si struttura sui territori attraverso tante presidenze quante sono le regioni e che, per oggetto e natura, attira iscritti dalle diverse estrazioni politiche. Tutti intimamente convinti che il simbolo sarebbe stato presente già alle politiche 2018. La svolta il 21 gennaio all’auditorium del museo della scienza e della tecnica di Milano allorquando la Brambilla convoca i presidenti regionali per (attese) comunicazioni. Con la rossa lombarda anche Berlusconi: si parla della decisione di non presentare il simbolo animalista. Per una porta che si chiude si lascia però intravedere l’apertura di un portone tanto che i presidenti regionali vanno via dal capoluogo meneghino convinti di essere stati inseriti nelle liste azzurre. Convinzione corazzata, grande quanto la delusione nell’apprendere che quel disegno sarebbe poi naufragato praticamente per tutti se non per Michela Vittoria Brambilla, l’unica animalista effettivamente inserita ed eletta in Forza Italia. Tanto che arrivano le dimissioni e piovono sfoghi sui social da Lombardia, Toscana, Liguria, Campania, Calabria, Roma… Alle porte le elezioni amministrative e regionali. Il partito Movimento Animalista ci sarà, stavolta, con il suo simbolo?

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