Auto storiche in Italia; business da 2.2 miliardi di euro

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Il piacere di possedere un’auto d’epoca, di quelle che hanno fatto la storia del settore delle quattro ruote. Se fino a ora si è sempre pensato questo, è forse utile cambiare idea e indirizzare il proprio pensiero verso altre direzioni. Il motivo è semplice: quello delle auto storiche in Italia rappresenta un vero e proprio business.

I numeri sono da capogiro. Si tratta di oltre due miliardi di euro, precisamente sono 2,2. Numeri che fanno balzare il motorismo storico in vetta agli elementi dell’economica italiana. Del resto anche le auto d’epoca portano tutte firme italiane, su questo ci sono pochi dubbi.

Dei 2,2 miliardi di euro fatturati ci sono due voci che fanno guadagnare a questo settore il primato: manutenzione e restauro. Due scenari di cui gli italiani sono esperti, basti pensare ai grandi costruttori di auto e ai carrozzieri. Figure professionali che hanno permesso alle auto d’epoca di diventare quello che sono oggi, un pilastro per l’economia italiana. Pilastro amato sia dagli stessi italiani che non rinunciano ad avere un’auto storica in garage ma anche dagli stranieri che ogni anno si riuniscono a Padova, al Salone delle auto e moto d’epoca, il più grande d’Europa.

Perché un’auto storica – Secondo l’istituto Piepoli gli italiani che hanno assistito a eventi legati al motorismo storico sono 32 milioni, il 45% di questi italiani pensa di acquistare un’automobile o una moto d’epoca, prima o poi. I motivi sono sicuramente dettati dalla passione che si trova alla base di ogni scelta del genere ma anche in minima parte dalla moda, dal fatto che avere un’auto d’epoca è glamour. A dimostrarlo ci sono i social, in prima linea Instagram con le sue foto e i suoi #hashtag.

Le assicurazioni auto storiche propongono soluzioni davvero vantaggiose che possono arrivare a registrare il 70% in meno rispetto alle normali polizze auto.
Ci sono differenze sostanziali tra le auto d’epoca e le auto storiche.
Precisamente le auto d’epoca sono quei mezzi per i quali siano trascorsi almeno 20 anni dalla data di prima immatricolazione e che nel frattempo sia stato cancellato dal registro del PRA. Tale veicolo deve risultare iscritto al Centro storico del dipartimento per i trasporti terresti (il DTT) ed il suo utilizzo è previsto all’interno di musei o spazi pubblici o privati atti alla sua esposizione.
Le auto storiche, invece, sono quei mezzi per i quali siano trascorsi almeno 20 anni di vita a partire dalla prima immatricolazione e che abbiano mantenuto intatte le caratteristiche tecniche ed estetiche originali.  La certificazione di un’auto storica avviene attraverso l’iscrizione ad uno dei registri di auto storiche come l’ASI, lo Storico Fmi, l’Italiano FIAT lo Storico Lancia o l’Italiano Alfa Romeo.

I marchi più apprezzati – Tra i collezionisti di tutto il mondo, i marchi più apprezzati sono quelli italiani. Accanto ai costruttori di auto si trovano anche i carrozzieri storici entrati nell’immaginario collettivo degli appassionati e non solo. Nomi come Pininfarina, Zagato e Bertone che hanno saputo rendere unico il made in Italy nelle varie epoche.

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