VIDEO – Lo struggente addio alla candida Melissa

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L’omelia, l’aggrappo al dogma, l’immortalità dell’anima e quel corpo “offerto in sacrificio per noi come quello di Gesù sulla Croce” (cit. Don Biagio Napolitano) lasciano il passo ai vividi ricordi di chi, con la candida Melissa, ha trascorso 15 anni e 8 mesi di vita: tanti quanti saranno scritti sulla sua lapide. La cugina, il legatissimo fratello Giuseppe ma anche gli amici di San Mango e i compagni di scuola. Ogni parola disegna un tratto di lei, ogni lacrima aggiunge colore: il giallo dei lunghi capelli, il rosa della giovanissima pelle, il celeste del cielo e dei suoi occhi, il bianco e nero della Juventus, il granata della sua Salernitana. Le parlano e la raccontano in un sussulto di emozioni provate, diffuse, trasmigranti nei cuori aperti e feriti di chi ascolta. Poi Vinicio riporta, ben distinte, le ultime parole dell'”amore di papà” riferite domenica sera “al gol di Higuain all’Inter” e dette “mentre organizzava lo zaino per la scuola del lunedì”. Figlia sua. Figlia nostra. Buon viaggio, Melissa.

 

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