++Virus – 51 anni, muore il Carabiniere Raffaele Palestra. Gli onori del poliziotti++

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Il luogotenente dei Carabinieri Raffaele Palestra, 51 anni, è morto ucciso dal Covid-19. La tragedia è avvenuta nella serata di venerdì in un letto dell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli. L’uomo aveva contratto il virus a marzo e non si era più ripreso. In servizio presso il Comando provinciale di Salerno, era originario della frazione Passiano del Comune Cava de’ Tirreni, luogo in cui viveva con moglie e due figli. Commoventi le reazioni: appena la notizia si è diffusa alcune volanti della Polizia si sono portate davanti alla sede del Comando Provinciale dei Carabinieri. I poliziotti, peraltro colpiti dalla contemporanea scomparsa – e sempre per Covid-19 –  del collega 52enne Giorgio Guastamacchia  (leggi qui) sono scesi e, azionando sirene e lampeggianti, in segno di rispetto si sono messi sull’attenti così salutando militarmente il Comandante dell’Arma, in quel momento fermo  di fronte.

Parrocchis SS Salvatore di Passiano (Cava de’ Tirreni) – Il parroco Don Enzo Di Marino ha scritto via social: “Si è consumata per tutta la nostra comunità una delle più grandi disgrazie a cui non possiamo rassegnarci. Alla morte del caro Antonio si aggiunge proprio in questo momento quella di Raffaele Palestra. Uomo mite, giusto, forte ed amico. É tempo oscuro il presente, di grande sofferenza che si aggiunge a quelle già patite silenziosamente. Ai parenti va l’abbraccio, profondamente commosso e partecipe, mio e di tutta la comunità. Possano questi sacrifici convertire il nostro cuore malvagio e spingere la Divina Misericordia a chinarsi su di noi che gemiamo terribilmente provati”.

Comune di Cava de’ Tirreni – Il messaggio del sindaco Vincenzo Servalli: “Esprimo il mio personale cordoglio, in uno a quello della intera comunità cavese, alla famiglia del Luogotenente dei Carabinieri Raffaele Palestra, per la perdita del loro caro ammalatosi di Covid 19. Anche la nostra città, come tutta la nostra amata Patria, sta pagando il suo prezzo a questo perfido nemico. Anche per onorare i nostri morti dovremo essere più forti e determinati nella lotta”.

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